La nostra pressione congiunta ha funzionato. Il 28 febbraio, il Consiglio federale ha finalmente deciso di adottare le sanzioni dell’UE contro il regime di Putin.

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Egregio Presidente della Confederazione Ignazio Cassis
Spettabile Consiglio federale
In queste ore assistiamo, profondamente colpiti, all’attacco bellicoso di un regime autoritario alla pace, al diritto internazionale e ai diritti umani. Il nostro pensiero va alle persone che ne stanno soffrendo. È il nostro dovere difenderle incondizionatamente. Tutte le azioni del governo svizzero in questo momento cruciale devono avere un solo obiettivo: l’immediata fine dell’invasione russa.

In questo contesto, la decisione del Consiglio federale di questo pomeriggio di non aderire pienamente alle sanzioni dell’UE contro il regime di Putin ci lascia basiti. Essendo la Svizzera la maggior piattaforma per il commercio di materie prime e un importante centro finanziario per le multinazionali e gli oligarchi russi, essa non può restare in disparte. Se Vladimir Putin e l’élite russa possono continuare a usare il nostro paese per aggirare le sanzioni, la pace sarà ancora più remota.
Non possiamo permettere che ciò accada. Ci appelliamo dunque al Consiglio federale con la richiesta di sostenere tutte le sanzioni senza eccezioni e di agire, in queste ore decisive, con responsabilità a favore della pace in Europa.

Con saluti pieni di preoccupazione,
Cédric Wermuth, Mattea Meyer
Co-presidenza SP Svizzero

Firma l’appello per chiedere al Consiglio Federale di agire immediatemente.